DO YOU SALDY?
Ci siamo, come se in un anno ci fossero due Natali, ecco arrivare il momento dei saldi estivi.
A parte il fatto che quest’anno, almeno alle mie latitudini, l’estate è arrivata da tipo una settimana e la maggior parte delle persone che incontro in giro per strada vive lo stesso problema: sono delle mozzarelle. Bianche. Con emoglobina bassa.
E quindi chi lo ha ancora visto, il mare….tra l’altro, questa stagione così bislacca, si sta letteralmente prendendo gioco di noi perché fa giornate anche belle in settimana e poi nel week end torna a farci visita la nostra parente più prossima: la maccaja! La maccaja è quel velo grigio in cielo che arriva dal mare, mediamente accompagnata da livelli di umidità tipici del delta del Mekong e che si appollaia a ridosso delle vette appenniniche nostrane; appena si scavalla per entrare in territorio lombardo o piemontese….puf! Sparisce e in cielo brilla un sole che spacca le pietre.
Quest’anno va cosi, e in più è arrivata la stagione dei saldi, che in questi ultimi anni è sempre più anticipata…insomma, una combo non banale, perché calendarizzata in questa maniera non rappresentano più quel momento in cui i negozi ne approfittano per liberare spazi e monetizzare le rimanenze a ridosso della stagione successiva alle porte….
Io sono una piccola artigiana unicellulare e vorrei condividere “my 2 (unrequested) cents” in merito.
Per chi produce artigianalmente pezzi unici (ma lo stesso vale anche per chi terziarizza a piccoli laboratori e da vita a piccole produzioni), essere equiparati a chi ha la forza economica di sostenere una campagna saldi vuol dire non aver molto presente le differenze e cosa vuol dire creare un prodotto artigianale rispetto a una produzione in serie.
Da un punto di vista prettamente dei costi, ovviamente un prodotto artigianale costa di più e non di poco.
Quindi, cari clienti, fatevene una ragione!
- Costa di più perché il nostro accesso alle materie prime non ci permette di abbattere i costi: noi non ne acquistiamo volumi industriali e, soprattutto, abbiamo una cura particolare nel sceglierle prettamente di qualità, spesso ecosostenibili, magari rimanenze di grandi produzioni di alta moda e che ovviamente impattano in maniera non banale sul costo finale del prodotto. Vi piace la seta delle seterie italiane, nevero? Vi piace il mohair o il cachemire VERO a 3 fili, eh? Insomma, vi piacciono le cose belle e fatte bene, vero? Certo che si, a chi non piacciono…
- Inoltre, le nostre produzioni sono localizzate in Italia, quindi è il nostro che è il VERO Made in Italy!
Questo ovviamente e inevitabilmente comporta l’applicazione del sistema contabile e fiscale italiano, con tutto quello che implica in termini di notti in bianco e di mal di pancia ogni volta che la commercialista ci invia un F24…..
Inoltre, chi ha una sede fisica di vendita, sostiene i costi relativi a locazioni e imposte relative, mentre chi vende on line deve sostenere i costi di creazione e di mantenimento del sito, di realizzazione delle foto, di comunicazione social…
- I prodotti massificati, i continui innesti nel mercato di collezioni mid-season o mini-capsule dedicate danno vita a un turnover di produzione che crea due fenomeni. Il primo è il fatto che un prodotto fa tendenza una stagione, forse 2 ad esagerare, dopodiché va fuori moda e finisce nei bassifondi dei nostri armadi; invece, il prodotto artigianale è atemporale, non segue alcun dettame del momento ma si rifà semplicemente allo stile proposto dall’artigiano e che rimane nel tempo. Anche il prodotto fine a se stesso, essendo realizzato con materiali di qualità e con cura nei dettagli, dura negli anni e, anzi, acquisisce quell’allure tipica di quei capi che ritroviamo negli armadi delle nostre mamme e delle nostre nonne, bellissimi e moderni anche se risalgono a decine di anni fa. Il secondo fenomeno riguarda il fatto che la sovrapproduzione massificata inquina tantissimo in termini sia di quantità di capi realizzati (e uso di agenti chimici, coloranti, fumi ecc), sia in termini di vere e proprie montagne di vestiti/stracci invenduti che vengono accatastate negli angoli più remoti del mondo; per sua natura, l’artigiano, invece, ha cura e attenzione allo spreco, se può riusa e ricicla sempre e, proprio nell’ottica della durabilità nel tempo, mette le mani su materiali pregiati che spesso sono gli “avanzi” di stock delle produzione dei grandi marchi o sceglie appositamente di usare materiali ecosostenibili.
- La creazione fisica, il tempo che ci si mette a creare un prodotto è LUNGO ed è un costo fortemente impattante per chi produce pezzi unici o per chi riproduce quel determinato prodotto in piccoli lotti condizionati da materie prime limitate. Un conto è fare UN prodotto/prototipo e poi standardizzarlo nella riproduzione in 49455960 pezzi in realizzando economie di scala, un conto è PENSARE cosa realizzare con quel determinato materiale, sapendo che sarà un pezzo unico o quasi. Questo discorso introduce un fattore che è la discriminante che sottende a ogni altro discorso: la creatività e l’amore che si mette nel creare un prodotto che sappiamo andare diretto indossato a un’unica persona, che si sentirà speciale e sarà invidiata dalle sue amiche/parenti/colleghe per questo.
La creatività è un fattore effimero e inquantificabile, ma ciò non vuol dire che non abbia un valore. ANZI.
Ti piace la mia borsa, super figa, ma la vuoi pagare 15 euro perché ne hai vista una simile in saldo in un grande magazzino o in un negozio il cui prezzo iniziale era 55? E mugugni perché la mia costa il triplo? Beh, sappi che quella borsa Dio solo sa dove è stata prodotta, da chi, chissà in quali condizioni di sicurezza e di salute e chissà con quali materiali e con quali macchinari.
E noi piccini? Noi ce la facciamo a riproporre lo stesso schema? NO, NOI NO
E nemmeno vogliamo, perché l’artigiano valorizza il prodotto con creatività e amore nella scelta e nella cura del materiale e dei dettagli necessari alla sua realizzazione: ogni prodotto viene curato e amato in ogni sua fase di creazione, di “nascita”; è come un figlio e sappiamo che la cliente che lo sceglie condivide, sente e riconosce nel prodotto i nostri stessi valori e lo tratterà con lo stesso riguardo e la stessa cura.
La cliente che lo sceglie sa che il prezzo del prodotto è il SUO prezzo e sa quanto tempo, lavoro e dedizione chiede, ne ha un profondo rispetto e ne riconosce il valore intrinseco. E’ lui il primo a non storcere il naso se non trova prodotti scontati come in un qualsiasi altro negozio o in un qualsiasi altro sito.
E così, cari lettori, questa è la verità: i saldi non fanno per me perché preferisco mantenere alta la qualità dei miei prodotti artigianali, studiati e cuciti su misura con passione e dedizione. Perché, diciamocelo, chi ha bisogno di sconti quando si può avere qualcosa di unico, fatto apposta per te? Quindi la prossima volta che vedete un cartello “SALDI!” lampeggiare, ricordatevi di me e sorridete. Saprete che, da qualche parte, c’è qualcuno che sta creando qualcosa di speciale solo per voi… senza alcuna fretta di svuotare il magazzino! Perchè per noi il concetto di magazzino semplicemente non esiste, ogni prodotto che pensiamo e creiamo non finirà mai in un fondoscala di rimanenze dimenticate.
Quindi, ricordate: l’artigianato di qualità non va mai in saldo. Va direttamente nel vostro cuore.